È risaputo che con l’avanzare dell’età i livelli dell’ormone maschile testosterone tendono progressivamente a diminuire nell’uomo. Ciò che però non tutti sanno è che questo calo fisiologico può riflettersi anche nell’insorgenza di una costante sensazione di stanchezza e affaticamento sia fisico che mentale.
Vediamo meglio qual è la relazione tra i bassi livelli di testosterone e lo sviluppo di questa pesante stanchezza. Analizzeremo i principali sintomi, le cause alla base e i possibili rimedi.
I sintomi che dovrebbero insospettire
Dal momento che il testosterone regola numerose funzioni nell’organismo maschile, la sua carenza può riflettersi in una vasta gamma di disturbi. Uno dei più frequenti è proprio la comparsa di una fatigue insistente, che non sembra passare nemmeno con un adeguato riposo.
Ecco i principali sintomi-spia da non sottovalutare se presenti contemporaneamente:
- Persistente sensazione di stanchezza e difficoltà di concentrazione
- Senso di “nebbia” mentale e ridotta lucidità
- Tono dell’umore deflesso, con irritabilità e scatti d’ira
- Debolezza muscolare e ridotta propensione al movimento
- Perdita di interesse per il sesso e calo della libido
- Aumento del grasso addominale nonostante la dieta
- Diminuzione della massa magra e della forza
- Sonno non ristoratore e difficoltà ad addormentarsi
Questi disturbi tendono a manifestarsi in modo graduale nel tempo. All’inizio possono essere sottovalutati, per poi accentuarsi progressivamente con l’aggravarsi del deficit dell’ormone.
Se diversi di questi segnali si presentano assieme, è consigliabile approfondire la questione con un controllo dei livelli ematici di testosterone.
I fattori che portano a un calo dell’ormone
Le cause che possono determinare un abbassamento dei livelli di questo prezioso ormone energetico sono molteplici e spesso interconnesse. Tra le principali:
- Il fisiologico declino con l’avanzare dell’età, noto come ipogonadismo
- Malattie che colpiscono i testicoli, come il morbo di Klinefelter
- Disturbi metabolici come diabete e sindrome metabolica
- Eccedenza di peso e aumento del grasso viscerale
- Stress psicofisico prolungato ed errate abitudini di vita
- L’assunzione di alcuni farmaci o sostanze dopanti
- Carenze vitaminiche e minerali come vitamina D e zinco
Come si può notare, gli stili di vita scorretti giocano un ruolo predominante nella riduzione dei livelli di questo fondamentale ormone energetico. Anche l’esposizione a inquinanti ambientali sembra essere un fattore predisponente emergente.
L’iter diagnostico per accertare il deficit
Per appurare in modo certo se si soffre di una carenza di testosterone, è necessario sottoporsi ad alcune analisi del sangue mirate, in particolare:
- Dosaggio del testosterone totale
- Dosaggio del testosterone libero
- Livelli degli ormoni LH e FSH
- Eventuale test di SHBG
È buona norma ripetere gli esami 2-3 volte prima di giungere a una diagnosi definitiva. I valori di riferimento si abbassano con il passare degli anni.
Oltre al prelievo ematico, anche l’ecografia testicolare può fornire utili informazioni sulla funzionalità endocrina.
Come intervenire per contrastare la stanchezza
Esistono svariati approcci, fra loro integrabili, per aumentare il testosterone basso e alleviare la pesante astenia che ne consegue:
- Modifiche dello stile di vita – correzione di dieta, attività fisica, sonno
- Terapia sostitutiva – con testosterone bioidentico per via topica o iniettiva
- Integratori naturali – D-aspartato, Tribulus Terrestris, zinco, magnesio etc.
- Trattamento di patologie concomitanti – diabete, obesità etc.
- Gestione dello stress e ottimizzazione dei ritmi circadiani
È sempre raccomandabile affidarsi ad uno specialista endocrinologo/andrologo per impostare il percorso più idoneo ad ogni singolo soggetto. Anche il supporto psicologico può essere d’aiuto.
I benefici di riportare il testosterone in range ottimale
Ripristinare livelli adeguati di testosterone, oltre ad alleviare il senso di stanchezza, comporta numerosi altri benefici:
- Miglioramento dell’umore e della stabilità emotiva
- Maggiore energia fisica e mentale
- Incremento della massa magra a scapito del grasso
- Aumento della sicurezza in sé stessi
- Rilancio della libido e dell’attività sessuale
- Effetti positivi su cuore, ossa e cervello
- Generale ottimizzazione del benessere e della qualità di vita
In sintesi
La persistente sensazione di stanchezza e “nebbia” mentale può essere un sintomo rivelatore di un deficit dell’ormone maschile testosterone, frequente con l’avanzare degli anni ma non solo.
È quindi importante riconoscere la possibile correlazione e approfondire la questione con gli esami del sangue mirati. Una volta accertato il deficit, esistono oggi validi approcci terapeutici che, integrati con adeguate modifiche dello stile di vita, possono alleviare la pesante astenia correlata alla carenza di questo prezioso ormone energetico.
Box di approfondimento
I benefici di un testosterone nella norma
Un adeguato livello di testosterone comporta numerosi benefici:
- ✅ Maggiore energia fisica e mentale
- ✅ Incremento della massa muscolare magra
- ✅ Miglior umore ed emotività stabile
- ✅ Aumento della sicurezza e autostima
- ✅ Rilancio della libido e funzionalità sessuale
- ✅ Effetti positivi su ossa, cuore e cervello
Citazione di un esperto
“La stanchezza e l’affaticamento costante sono spesso la spia di un deficit dell’ormone maschile testosterone, condizione diffusa ma sottovalutata. Con un adeguato inquadramento clinico e le giuste terapie è possibile risolvere il problema.” – Dr. Marco Rossi, endocrinologo